Morire con la divisa non significa essere per forza eroi? Ma allora morire vescovi non significa andare in paradiso per forza...

Buonasera,

Sintetizzandon e il discorso, il Vescovo di Padova, Antonio Mattiazzo, dice che se si muore con la divisa, automaticamente non si è eroi.

Io dico, giustissimo, ma allora possiamo anche dire che morire da vescovi non significa andare in paradiso.
E' infatti così sicuro che "il principale" usi lo stesso metro di giudizio usato in terra?

Credo alla fine che tutto questo discorso è davvero futile e un vescovo stesso non dovrebbe aprirlo... perché eroe è colui che consapevolmente sceglie di affrontare la paura, anche a costo della vita, per un bene più alto.
Tutti avremmo paura di sentire le pallottole che ci sibilano a fianco dell'orecchio, ma eroe è colui che comunque si lancia in corsa per salvare il compagno in difficoltà. 


Se dovessimo star qui a pensare "Ma avrà corso per davvero o solo immaginando la medaglia?", oppure "Sarà andato a salvarlo sapendo della sicura promozione?" o cavolate del genere si diventerebbe scemi. Tanto più che a me hanno sempre insegnato che non posso pretendere di togliere la pagliuzza dall'occhio di mio fratello, se non vedo la trave che è nel mio.
Quindi che dire, in linea di principio sì, un alpino che muore è un eroe.

E' un'eroe perchè qualcuno deve pur difenderla la patria. Anche la NAIA hanno tolto, così il contributo della popolazione all'esercito è davvero dato solo dalle tasse che versiamo. Un vero stato ha un popolo che partecipa attivamente alla difesa della nazione, noi invece abbiamo totalmente delegato ad altri questo onere. 
Ed è indiscutibile che tra loro tantissimi lo fanno solo per denaro, solo per una promozione ecc. ecc.

Ma un ragazzo che muore così giovane lasciando una moglie con cui nemmeno è andato in luna di miele perché morto in afghanistan, non è un eroe?
Se non ci fossero gli alpini, se non ci fosse più nessuno, lo difenderebbe lei questo stato?

Quando gli islamici estremisti inizieranno a fare sul serio e davvero lo stato sarà minacciato chi lo difenderà, gli alpini o lei? Se lei sta tranquillo, nessuno la deruba e può professare la nostra religione, è perché poliziotti, carabinieri e militari danno la vita.
I suoi giudizi, sono poco graditi. Pensi a dirci come possono dei preti pedofili far essere tra noi sotto forma di carne e sangue Nostro Signore Gesù.

Ecco, ci dia una spiegazione "ecclesiastica" di ciò, e poi potrà sputare SUI NOSTRI EROI.
Ma fino ad allora, lasci che sia la coscienza di ognuno e della comunità a giudicare chi è eroe o meno.

Perché se mi avesse detto che non sono eroi attori e altri che alla fine molto non hanno fatto se non per loro stessi, le avrei dato 100.000 ragioni. Perché un attore non è niente di più di un operaio.
Eroe è il padre che mantiene la famiglia; chi si sacrifica per la comunità ogni giorno; la madre che lava gabinetti per mantenere il figlio riconosciuto fuori da un matrimonio.

Ma venire a dire che un militare a priori non può essere eroe PERCHE' HA IMBRACCIATO UN'ARMA, beh, lo racconti ai Cristiani Copti.
Sicuramente loro hanno a differenza mia parecchie argomentazioni da dare su quanto un'arma in alcuni casi sia NECESSARIA.

Intanto buona serata a tutti, e ricordate di essere sempre viligi su questo povero stato, che ormai già non è più nazione,
Luca Zecca

p.s. guardi l'immagine di questo messaggio e mi dica se i due bambini che ridono sentendosi protetti da un nostro soldato ritengono che il valore dell'uniforme venga sminuito dal fatto che esso imbraccia un'arma da fuoco, pronta a difenderli da un attacco di qualche aggressore.

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